A Milano si possono ascoltare, fino al 12 settembre, gli effetti acustici emessi dai lavori di ogni tempo. Nel cortile d’onore di Palazzo Reale è installata l’opera di Attilio Stocchi “Vermiglia” che riecheggia rumori e suoni dei mestieri presenti, passati e futuri. Un’installazione che non è un padiglione/contenitore ma un padiglione/nuvola, un’atmosfera. Quattro monitor in sincronia raccontano la laboriosità milanese. Dalla nuvola esce la sonorità del lavoro e ogni lavoro ha un suono: un verso, una sua voce. Dal rumore prodotto si può intuire la quantità di sforzo, l’alienazione, la gioia di chi lo genera. L’occasione del centenario della morte di Umberto Boccioni viene reificata dalla massa dinamica di questa nuvola rossa, trasfigurazione del grande cavallo vermiglio imbizzarrito in primo piano nel dipinto. Vermiglia è il cavallo di Umberto Boccioni. Il cavallo – “horse power” – è l’unità di misura della potenza. Vermiglio è il colore della carne, ed è anche il colore dello sforzo, della fatica. È un progetto della Triennale di Milano e dell’Assessorato del Comune di Milano alle Politiche per il Lavoro realizzato in collaborazione con Kartell e la partecipazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Milano.