Alla scorsa del Design Week, Rubner Haus e IED Istituto Europeo di Design di Torino hanno presentano il modulo abitativo in legno Rubner Haus Spaceship.
Il progetto, allestito in Piazza Castello a Milano, nasce dall’idea di creare un “organismo autosufficiente” capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. Rappresenta la tappa finale di un percorso che ha visto gli studenti del Master Smart Buildings and Sustainable Design dello IED impegnati nella progettazione di soluzioni innovative da applicare a uno dei più antichi metodi di costruzione in legno, il sistema Blockhaus.
“Il sistema Blockhaus – racconta Oskar Schenk, direttore vendite e marketing di Rubner Haus – è una tecnica di costruzione in legno antica che prevede che, in cantiere, le assi in legno di abete massiccio o lamellare vengano impilate orizzontalmente una sull’altra, fissate da scanalature e da linguette di giunzione per poi essere unite negli angoli con incastri a pettine. L’obiettivo della partnership tra Rubner Haus e IED era quello di sviluppare una ricerca formale e tecnologica che potesse arricchire il sistema Blockhaus con contenuti di innovazione. Rubner Haus Spaceship rappresenta la visione di Rubner Haus rispetto all’architettura del futuro, che coniuga l’utilizzo di un materiale millenario come il legno secondo i codici di una progettazione parametrica generativa, con le più innovative strategie e tecnologie di bio-costruzione.”
Equilibrio virtuoso
Rubner Haus Spaceship è stato ideato come contenitore intelligente di processi vitali e si configura come modulo passivo, implementabile con tecnologie bio-responsive che gli consentano di reagire attivamente agli stimoli ambientali del contesto ospitante.
Le pareti laterali sono rivestite internamente da un orto verticale in cui si coltivano verdure, fonte di proteine vegetali dall’alto valore nutritivo (fagioli, zucche, soia) e ricche in aminoacidi, vitamine e pigmenti antiossidanti (carote, zucchine, spinaci). È presente anche un sistema per la coltivazione di micro-alghe edibili (Spirulina e Chlorella) anch’esse ricche di proteine vegetali e di acidi grassi polinsaturi come gli Omega 3. Le piante e le alghe presenti in un ambiente così ristretto sono peraltro elementi fondamentali per la rigenerazione dell’aria attraverso l’assorbimento dell’anidride carbonica prodotta dalla respirazione, e la produzione di ossigeno. La serra solare permette inoltre un sistema di purificazione naturale.
L’acqua è raccolta dalla pioggia e conservata in un serbatoio posizionato sotto la struttura, che viene poi incanalata in un sistema di irrigazione automatizzato da piccole pompe a consumo ridotto.
Rubner Haus Spaceship utilizza unicamente energia elettrica prodotta dal sole grazie a un sistema di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento integrati in copertura e viene raccolta da una batteria domestica tipo Tesla Powerwall. L’obiettivo è quello di raggiungere il 100% di autoalimentazione prodotta interamente da energia solare rinnovabile: di giorno, i pannelli producono l’energia necessaria al funzionamento dei sistemi attivi, e l’energia in eccesso è immagazzinata nella batteria per essere utilizzata di notte o in periodi di maltempo.