Torna il Salone del Mobile di Milano in una nuova edizione, e torna in prima linea sulla scena internazionale del design l’azienda norvegese Vestre, leader nella produzione sostenibile di arredi per outdoor made in Scandinavia, con uno stand progettato da Note Design Studio.
Nelle Officine Cova in via Tortona 31, per dare il benvenuto a tutti i visitatori lo studio svedese Note Design Studio di Stoccolma ha progettato un’esperienza immersiva, che vuole portare la bellezza della natura nel cuore urbano di Zona Tortona.
Vestre, il produttore norvegese di mobili per esterni, ha basato il suo concetto di business sull’idea di salvare il mondo creando luoghi di incontro sociale, e con un design durevole e di ottima qualità. Nella ricerca di un partner per progettare lo stand era importante che la scelta ricadesse su uno studio in grado di comprendere appieno i valori e la visione di Vestre.

E per il secondo anno consecutivo, dopo le ultime due edizioni della Stockholm Design Week, anche per il Salone del Mobile di Milano la scelta è caduta sul gruppo svedese Note Design Studio.
“In Note Design Studio vediamo un partner che ci capisce e può visualizzare i nostri valori. È una collaborazione che apprezziamo e che vogliamo continuare a esplorare”, afferma Jan-Christian Vestre, CEO di Vestre. Autenticità e trasparenza nelle iniziative di sostenibilità sono temi chiave per Vestre. Nella descrizione dell’incarico per il concept espositivo, c’era un chiaro desiderio di creare uno stand che riflettesse la filosofia di Vestre e che fosse fonte di ispirazione per i suoi visitatori, unito all’idea di ridurre al minimo lo spreco dei materiali utilizzati nello stand e che tutto dovesse poi essere riutilizzato.
“Volevamo creare un ambiente che mettesse in evidenza i valori di Vestre. L’idea era quella di creare un bellissimo sfondo che fosse in armonia con il design dei prodotti Vestre, riducendo al minimo la quantità di rifiuti quando lo stand viene smontato dopo la chiusura della fiera. Abbiamo scelto di usare materiali naturali non lavorati, con il minimo spreco possibile. Poiché i mobili di Vestre sono associati all’uso esterno, è stato anche naturale per noi trarre ispirazione dall’ambiente urbano locale”, afferma Johannes Karlström, interior designer di Note Design Studio.
“L’ambizione è stata quella di creare un luogo esteticamente situato nel mezzo tra l’esterno e l’interno, con un’espressione visiva forte e onesta e qualità architettoniche di impatto”, afferma Jesper Mellgren, architetto di Note Design Studio. L’etica pionieristica della sostenibilità di Vestre si riflette nella decisione di Note di riutilizzare e riciclare il più possibile i materiali usati per l’installazione. I 596 mattoni che compongono le pareti interne, così come la ghiaia di marmo sfusa e le lastre di acrilico e compensato da cui è costruita l’installazione, sono stati utilizzati per la prima volta nello stand di Note per Vestre alla Stockholm Furniture Fair 2020, che ha vinto il premio per il miglior stand, in gran parte grazie alla sua forte attenzione alla sostenibilità.
L’installazione di Note è stata ideata per presentare la nuova collezione Habitats di Vestre, una famiglia sperimentale di mobili da esterno e altri pezzi più piccoli progettati per integrarsi perfettamente con la natura che li circonda. Servendo allo stesso modo gli esseri umani, gli animali e la flora, i pezzi offrono un modello per mobili che funziona in armonia con il paesaggio, piuttosto che essere semplicemente imposto. Una nuova categoria di mobili che è sia visivamente che funzionalmente collegata all’ambiente circostante. Il concept di Habitats è stato sviluppato in collaborazione con René Hougaard, designer e architetto dietro ARDE, e Alexander Qual, design director di Rethink Studio.

Per riflettere la visione di Vestre della sostenibilità ecologica, NoteDesign Studio ha sviluppato il concetto di un’utopia della biodiversità che i visitatori potrebbero, non solo guardare, ma entrare ed esplorare fisicamente. Il concept dello stand progettato dallo studio svedese prevede un percorso a senso unico che si snoda attraverso la sede in Via Tortona, portando i visitatori da un’esposizione di mobili nel cortile in un’area interna, dove pareti curve in mattoni nascondono un’area chiusa al centro dello spazio, un giardino recintato con strette aperture simili a corridoi. Grazie a un percorso a spirale, privo di visuali dirette ma solo con scorci di ciò che potrebbe esserci davanti (spiragli di luce attraverso le fessure nei mattoni delle pareti) il visitatore è spinto da un senso di curiosità per continuare a scoprire l’installazione. Lo stand diventa un viaggio.
Habitats: l’idea che umanità e natura possano coesistere in equilibrio e sinergia.
Un palcoscenico per tanti prodotti
Oltre alla nuova collezione Habitats si possono vedere altre collezioni Vestre. C’è il sistema di sedute modulari per esterni Plinth, progettato da Note Design Studio e lanciato all’inizio di quest’anno. Questa collezione nasce dallo studio su come interagiamo con – e all’interno – lo spazio esterno ed è progettato per essere sufficientemente flessibile da supportare i nostri comportamenti in evoluzione man mano che gli atteggiamenti e le norme sociali cambiano.
La collezion e di sedute Munch, vincitrice del premio DOGA, progettata da Andreas Engesvik e Jonas Ravlo Stokke per il nuovo Museo Munch inaugurato a Oslo lo scorso anno.
La collezione POP è composta da una serie di arredi urbani disegnati dalla norvegese Kristine Five Melvær. Sono 11 pezzi realizzati con colori pastello e spaziano dalle panchine ai vasi contenitori fino alle pareti divisorie multiuso.
La collezione Stripes, disegnata dall’artista norvegese Lars Tornø, si amplia con nuovi elementi: una panca più piccola e vasi contenitori per piante, che si possono usare outdoor e indoor.
Una piattaforma per The Plus
Un angolo dell’installazione sarà dedicato al nuovo stabilimento di Vestre a Magnor, in Norvegia progettato dallo studio BIG: The Plus, destinato a diventare la fabbrica di mobili più rispettosa dell’ambiente al mondo, che genererà il 55% in meno di emissioni di gas serra rispetto a un impianto di produzione convenzionale. Uno degli obiettivi principali del progetto è quello di attirare i visitatori, che avranno l’opportunità di godere di un parco pubblico di 300 acri, oltre a vedere i mobili Vestre prendere forma attraverso una piattaforma panoramica accessibile.