Torna dal 14 al 17 giugno 2018 a Malborghetto-Valbruna (Udine) una nuova edizione di Risonanze, il festival nel cuore della Valcanale tra liutai, artigiani e musicisti.
L’evento lega il suo nome all’abete rosso di risonanza, materia prima per strumenti di altissimo pregio musicale.
In Italia cresce solo in due regioni e una di queste è il Friuli Venezia Giulia, in particolare nella foresta della Val Saisera, a due passi da Austria e Slovenia.
Una terra da sempre luogo di passaggio e di contaminazione, che grazie a Risonanze si sta facendo conoscere anche come territorio privilegiato per i liutai di tutto il mondo, che proprio in Valcanale hanno la possibilità di trovare il legno di risonanza: unico, ricercato, armonioso.
Il Festival ha lo scopo di promuovere questa unicità “made in Friuli”, partendo dalla materia prima (il legno della foresta), passando per la sua trasformazione in strumento (gli artigiani al lavoro), per finire con il risultato finale (un violino, destinato a risuonare tra i boschi dove tutto è iniziato). Si tratta di un’occasione unica per ammirare gli imponenti abeti rossi di risonanza, per ascoltare musica e racconti immersi in una natura ancora incontaminata e per vedere all’opera i maestri liutai.
Il programma
L’Orchestra Theresia diretta da Claudio Astronio inaugurerà ufficialmente Risonanze alla presenza dell’arciduchessa Gabriella d’Asburgo-Lorena.
Si esibiranno poi Alberto Mesirca, uno dei massimi artisti mondiali della chitarra classica, il violoncellista americano Steven Honigberg assieme al ballerino Gianmaria Bissacco, Francesco Corti, virtuoso delle tastiere antiche, e ancora l’Accademia d’Archi Arrigoni diretta da Orazio Sciortino assieme a Bulayev Daniil, vincitore del “Piccolo Violino Magico 2017”.
E poi una sezione serale di musica da camera preceduta dallo spazio “Risonanze d’Artista” con dibattiti e divulgazione a cura di Alessio Screm nel giardino del palazzo Veneziano.
Non mancheranno i laboratori dei maestri dell’Associazione Liuteria Italiana: più di venti strumenti esposti e la possibilità di vedere i liutai all’opera.
La mostra Theatrum Instrumentorum, invece, farà fare un viaggio nel tempo tra strumenti musicali antichi e più recenti, anche attraverso guide e piccole dimostrazioni.
Un percorso di opere di Land Art verrà realizzato in collaborazione con la cooperativa Zero Idee; inoltre lungo il sentiero degli abeti di risonanza si potranno ammirare le sculture in legno dedicate al tema della musica.