Il brand SpaghettiWall ha presentato Mondi inediti, dove arte e natura si sono sovrapposte e intersecate, dando vita a possibilità espressive e decorative sorprendenti.
“Quest’anno le nostre collezioni hanno offerto rimandi al repertorio artistico moderno e contemporaneo, unito ad echi dell’elemento naturale rielaborato” ha commentato Federica Borgobello, alla guida del brand. “Ci è piaciuto giocare con la memoria, con immagini che hanno stimolato sensazioni lontane, trasportando in luoghi e tempi diversi. Uffici, hotel, progetti residenziali e pubblici sono stati la nostra tela bianca per sperimentare i codici visivi”.
Numerosi i protagonisti che hanno firmato le nuove collezioni. Giorgio Biscaro, designer, art director, docente, editore e imprenditore, ha lasciato il suo segno distintivo. Castello Lagravinese Studio, con la sua expertise in art direction e product design per brand internazionali, ha contribuito con la sua visione. Filippo Mambretti, product designer, ha portato la sua creatività, così come SMIT, l’agenzia creativa guidata da Cristian Malisan.
Castello Lagravinese ha incantato con “Supernatural”, un pattern decorativo elegante e poetico, giocato interamente su tonalità brillanti e pure, dove luce e materia si sono fuse armoniosamente. Le trame dei soggetti scelti hanno prorotto a grande scala, elevando il dettaglio a protagonista assoluto. Anche Federica Faleschini, con la collezione “Pattern”, ha indagato la matrice, la struttura originaria degli elementi che si sono scomposti davanti agli occhi degli osservatori per poi essere riproposti in una galleria espressiva misurata. La sua ricerca si è declinata in diverse interpretazioni: “Organic” ha offerto un’analisi della materia viva, frammentata a livello cellulare; “Balance Lines” ha presentato la semplificazione in segni grafici di un gioco in legno, attingendo ai ricordi d’infanzia; infine, “Linear” ha rappresentato la trasposizione cromatica di un codice che ha ritmato la superficie con un pattern apparentemente casuale, ma perfettamente controllato nella successione.
Il repertorio artistico dal Rinascimento al Novecento ha descritto la collezione di Filippo Mambretti “AlterEgo”, tracciando una realtà parallela e onirica, in bilico tra vintage e moderno. Campiture di colore pieno hanno incorniciato volti ispirati a tatuaggi old school, dettagli legati al mondo della moda si sono intrecciati ad architetture realistiche ma trasposte in un altro contesto.
L’approccio metafisico ha caratterizzato anche “LAND and MET”, disegnata da SMIT, che ha rivendicato paesaggi silenti, immobili, privi di presenza umana. In “MET” le ambientazioni sono apparse rarefatte, cristallizzate in un tempo assoluto. “LAND”, il secondo soggetto della collezione, ha proposto invece composizioni astratte, con macchie organiche di colori tenui: stratificazioni di segni, dissolvenze e scie in toni bruciati si sono combinate per creare un’estetica imperfetta, sfumata dal tempo.
Con le sue nuove proposte, SpaghettiWall ha confermato la sua capacità di esplorare nuovi linguaggi visivi e di trasformare gli spazi attraverso la potenza evocativa della carta da parati, lasciando un segno distintivo nell’edizione appena conclusa della Milano Design Week.