Al Salone del Mobile 2022 lo stand di 800 metri quadrati che riduce fino all’87% le emissioni di CO2.
Trasformare il proprio stand in una rivoluzione ecologica e architettonica possibile: è questa la sfida di LAGO, che al Salone del Mobile 2022 presenta “Good House”, uno spazio concepito come una casa contemporanea e sostenibile che sarà il fulcro di un’area espositiva di oltre ottocento metri quadrati. “Good House” definisce un percorso culturale consapevole, con un’ambientazione ideale per presentare il meglio delle nuove collezioni dell’azienda leader nel settore dell’arredamento e del design, e concretizzare un nuovo equilibrio tra persone, natura e tecnologia.
Studiata in un’ottica di circolarità, la struttura totalmente riciclabile di “Good House” prevede un utilizzo pluriennale e garantisce di evitare fino all’87% delle emissioni di Gas Serra (e.g. CO2) in atmosfera rispetto ai tradizionali stand sviluppati per eventi fieristici, grazie all’azzeramento dei rifiuti e al quasi totale abbattimento di peso e di volumi dei materiali. Quello promosso da LAGO è un modello di utilizzo scalabile, nato grazie a una ricerca avviata nel 2014 e sviluppata nel 2020 da Spinlife, spin off dell’Università di Padova condotta dal Professor Alessandro Manzardo, applicando la metodologia della Life Cycle Assessment (LCA).
“La ricerca ha avuto come obiettivo quello di sviluppare un modello di eco-design degli stand fieristici al fine di minimizzare le conseguenze negative sull’ambiente” – afferma il Prof. Manzardo. “La stretta collaborazione con Henoto e con LAGO ha un valore generale a prescindere dal singolo intervento. Se tutti gli stand del mondo venissero realizzati con questo approccio si potrebbe infatti evitare fino a 239.982 tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera. Considerando che una famiglia media italiana di quattro persone consuma circa 3000 kWh di energia elettrica all’anno e che l’impatto associato a tale consumo in termini di global warming equivale a 1248 kg CO2eq, 239.982 tonnellate di CO2eq equivalgono al consumo annuale di 192.293 famiglie medie italiane.”
Il partner LAGO per la realizzazione di “Good House” è la società di BolognaFiere Henoto, innovativa realtà che opera nella progettazione di stand fieristici in tutto il mondo e che, nel definire alcuni ambienti dello stand, ha preso ispirazione proprio da un prodotto della collezione LAGO: l’armadio Et Voilà. A guidare la progettualità è stata “The Neutral Way”, la filosofia di Henoto che racchiude i temi legati alla compensation, alla sustainability e alla circular economy. Il continuo monitoraggio dei parametri ambientali, attraverso uno studio LCA (Life Cycle Assessment), consentirà di valutare l’impatto ambientale nel corso degli anni, in modo da attuare eventuali azioni correttive rispetto alle stime preventive, a tutela dell’intero progetto.
“Abbiamo a cuore il tema della sostenibilità e dell’ambiente da molti anni – afferma il Direttore Generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone – e con la società Henoto, leader nel settore degli allestimenti, abbiamo diversificato la nostra produzione e introdotto logiche innovative di progettazione in modalità sostenibile. In particolare, abbiamo avviato un percorso insieme all’Università di Padova per mettere a punto una modalità di allestimento con strutture in alluminio, uno dei materiali più riutilizzabili, e in tessuto non inquinante riciclabile. È una strada che continueremo a percorrere con sempre maggiore interesse e impegno, perché fare bene il nostro lavoro significa anche prendersi cura del territorio e dell’ambiente”.
“Lo sforzo di LAGO è quello di sottolineare come il pensiero architettonico debba sempre tenere conto delle autentiche necessità umane” – spiega Daniele Lago, CEO & Head of Design di LAGO SpA, “in un contesto come quello che viviamo oggi, in cui la sostenibilità è diventata un’esigenza per tutti, in particolare per il mondo delle imprese. La consapevolezza e la cura dell’ambiente naturale occupato sono passaggi fondamentali di un percorso che deve ambire ad allargarsi verso più direttrici ed espressioni. Il design è per noi un motore fondamentale di questa visione: con “Good House” abbiamo espresso la nostra voglia di progettualità e di design declinato al prendersi cura dell’ambiente e delle persone che lo vivono”.
Ma che cos’è Good House?
Good House è ispirata ad una casa contemporanea immersa nel verde, rivolta alla natura grazie ad ampie vetrate e trasparenze. Il basamento di legno perimetrale enfatizza la dimensione spaziale della casa elevandola dal contesto che la circonda.
L’assenza di interruzioni architettoniche rende il suo percorso fluido e immediatamente intuibile. Poche ed essenziali pareti amplificano l’importanza dei singoli spazi.
Ambienti molto ampi per la convivialità si alternano a zone più intime, riservate al riposo e allo studio. Un’alternanza di pieni e vuoti nel soffitto fa percepire in ogni momento il legame con l’ambiente esterno.
Al centro, una lunga e stretta navata definisce uno spazio completamente aperto, ispirato al concetto di “piazza”: archetipo architettonico per eccellenza.
La scelta di materiali naturali e semplici contribuisce a creare un ambiente essenziale e rilassante.
Le mezzetinte dai toni caldi lavorano la luce diretta del sole smorzando le sue componenti violente e dipingendo spazi soffusi, dai riverberi ambrati.