A Euroluce 2017 Kundalini ha presentato progetti in cui il passato si fonde con il futuro per dar vita a nuovi segni della luce. Dieci novità, frutto della collaborazione di designer e architetti di fama internazionale ma anche di talenti emergenti, che condividono ed esaltano la visione dell’azienda. Ogni progetto è un’idea e racconta uno specifico percorso creativo e tecnologico, coerente con la filosofia dell’azienda.
Disponibile nelle versioni da tavolo e a sospensione, la lampada Toot (design Karim Rashid) è composta da volumi tridimensionali che si incontrano per dare vita a un gioco di danze verticali che cela segreti luminosi.
Nami, dal giapponese “onda”, è una lampada a sospensione, una metafora di luce: è l’onda di vetro che rinfrange la luce delle molteplici sorgenti luminose misteriosamente celate al suo interno. Il progetto è di Alberto Saggia & Valerio Sommella, che firmano anche Victoria, una lampada a sospensione che ricorda le enormi ninfee dell’Amazzonia. Ai due designer si deve inoltre l’ampliamento della famiglia di lampade Kushi con Kushi Floor e Kushi Mobile: un omaggio alla luce, al design, al cibo, al Made in Italy.
Echi senza tempo
Creare qualcosa senza tempo: è questa l’idea da cui nasce la lampada da tavolo Hive, progettata da Ini Archibong.
La lampada a plafone Giass (design Sebastian Herkner) è in grado di creare infiniti riflessi di luce che conferiscono all’ambiente un carattere giocoso e originale.
Lannà (design Noè Duchaufour Lawrance) si ispira alle magiche notti stellate illuminate dalle lanterne volanti che si alzano in volo leggiadre ed eteree. Anche questo progetto è realizzato in duplice versione, da tavolo e sospensione.
David Pompa propone due lampada a sospensione: Yuma, ispirata al deserto, e Minimal, che veicola nuovi scenari estetici e culturali originati da una sublime combinazione tra il giovane designer e l’ancestrale cultura artigianale.