Con Art Event 2017, Ikea continua la sua missione volta a rendere la grande arte accessibile a tutti. Propone così una collezione di 12 poster in edizione limitata caratterizzati da soggetti disegnati a mano libera.
“In Ikea abbiamo una visione dell’arte semplice e chiara. L’arte dev’essere accessibile alla maggioranza delle persone e deve appartenere anche alle case, non solo alle gallerie e ai musei” dice Henrik Most, creative leader della collezione. “Il disegno è una forma d’arte affascinante, che ci riporta a una dimensione più umana in un mondo dominato da tecnologie veloci e dallo sviluppo digitale”.
Per questa terza edizione di Art Event sono stati reclutati alcuni artisti internazionali affermati ed emergenti ed è chiesto loro di realizzare a mano dei disegni per la collezione.
I poster di Art Event
“Reflections on Deep Thoughts” di Micha Payer e Martin Gabriel si ispira a una scena del film Stalker di Andrej Tarkovskij, dove la telecamera scivola su una distesa d’acqua, che Micha paragona a “un universo liquido”.
Amit Greenberg descrive il processo creativo del suo “Assembling Reality” come un’esplorazione attiva della spiritualità, della sessualità, della mortalità, della paura e della gioia intessute insieme attraverso l’arte e il disegno.
Jérôme Meynen e Antoine Detaille dicono a proposto del loro “Hell’O”: “L’idea era quella di creare, in modo positivo, un mix di uomini e animali, di dipingere un personaggio con diverse teste divertenti”.
“Shelfie” di Jean Jullien si ispira a una frase del film cult Fight Club, tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk: “Le cose che possediamo finiscono per possederci”.
Dice Amandine Urruty a proposito del suo “Rainbows”: “L’idea era di costruire un eccentrico labirinto mentale, il riflesso di una vita immaginaria fatta di sogni e di affascinanti incubi. Potremmo definirlo un viaggio nella notte”.
“Around the table” esprime quanto l’artista Joanna Concejo ami incontrarsi con le persone intorno a un tavolo: “A pranzo o a cena, per bere un tè o un caffè, per raccontare una storia o per parlare della giornata trascorsa. Oppure senza un particolare motivo”.
“Big Audio Dyn-O-Mite!” di Kevin Lyons rappresenta l’energia dei suoi mostri. “Sono sempre in movimento, si agitano, fanno beatboxing e ballano la break dance. La tecnica ad acquerello riflette l’energia e il movimento attraverso la texture e il colore”.
Per Koen Taselaar, “Naive Suave – Imaginary Band 170” è il disegno di una band immaginaria che esiste solo sotto forma di poster.
Hahan è consapevole delle esigenze materiali e “Life Is Pay The Bill” esprime il suo pensiero sul “contrasto di alcune forme commerciali, sul mercato dell’arte e su come l’uso dei soldi viene interpretato nella nostra società”.
Per Ragnar Persson, solo chi si è addentrato nelle foreste della Svezia settentrionale e ha camminato sotto il sole di mezzanotte può capire totalmente “NightWalk”: “La quiete e la calma che ti avvolgono, la brezza fresca… il tutto alla luce del giorno. È come se la natura dormisse, ma con un occhio aperto”.
“Matsuri” di Yasuto Sasada accoglie il processo creativo dell’artista. “Nella mia testa c’è un flusso costante di idee, che spuntano una dopo l’altra. Il poster e il teschio rappresentano questi concetti”.
“Keep It Mello” di Steve Harrington riflette la cosiddetta estetica psichedelica-pop californiana contemporanea. Con questo stile, Steve disegna palme da quasi un decennio. “Ho voluto continuare a esplorare il mio tema delle palme, cercando di diffondere vibrazioni rilassanti ed energia positiva”.