The Gentle Carpet è il titolo dell’installazione con cui G.T.Design prende parte agli eventi legati all’edizione newyorkese di ICFF. In scena, una collezione di tappeti senza tempo, dispiegati nello spazio ad intessere un dialogo colto, mai invasivo, con gli arredi, oppure arrotolati come pergamene ed esposti all’interno di teche preziose, in modo da raccontare la materia in ogni minimo dettaglio. Superfici tessili che da un lato approfondiscono la ricerca su filoni pionieristici ormai consolidati – come l’uso di filati e procedimenti inediti, la riflessione sulle fibre naturali o la tecnica del dipinto a mano – e dall’altro esplorano nuovi confini, come quello della stampa digitale, dando vita ai più diversi linguaggi espressivi.
Cinque collezioni in mostra
Nata da un vivo desiderio di sperimentazione, la collezione Next declina la tecnica della moquette a stampa digitale in singoli tappeti o grandi superfici wall to wall “istoriati”, con motivi su richiesta o con l’immagine dei migliori modelli del catalogo dell’azienda.
In Kama Original luce e colore si fondono e creano piani luminosi la cui modularità e flessibilità cromatica rendono unici ed esclusivi i più diversi progetti. Prodotto dal 2001 da G.T.Design, è ormai entrato nella storia del design, ed è sempre più spesso associato ai pezzi dei maestri, grazie alla palette di colori pieni e vibranti.
La collezione Campi di Gravità accoglie concetti di elevata forza espressiva che, a loro volta, formano sistemi di gravità ed emozione. È un percorso alla ricerca di forme simboliche: la luce è tormentata dalla fuga dei rossi, le terre si arrossano di lava, si sprofonda nei bruni violacei, per poi riassaporare come in una tela astratta i sereni equilibri di un paesaggio notturno, ceruleo e silenzioso. Leggerezza e calore sono il segno dominante di Luoghi, una collezione di tappeti in lana dipinti a mano su entrambi i lati. Modelli lievi che si ispirano alle superfici consumate dal tempo, portando un elemento di memoria nei progetti d’interni più sofisticati.
Acqua Tinta trae ispirazione dagli antichi muri di un borgo rurale, che appaiono come leggeri piani di colore scalfito dal tempo e dal sole. Sopra una superficie di lana fluida e sottile, le campiture di colore steso a mano regalano l’impressione di un intonaco consumato, sbrecciato, carico di sfumature intense come le facciate stese a calce.