Se tradizionalmente è un programma mutuato dai popoli di lingua inglese, questa volta il tema dello “summer camp” approda nella gigantesca metropoli di San Paolo.
La matrice è anglosassone, il concept italiano, la declinazione, invece, tutta brasiliana.
Ecco espaço, una piattaforma divertente, versatile, colorata e multifunzionale progettata da Piuarch, in collaborazione con l’architetto Duda Mitidiero e con il paesaggista Cornelius Gavril, per stimolare interventi capillari di rigenerazione urbana tramite attività didattiche e ricreative.
Il progetto parte da Milano ma affonda le proprie radici nella storia e nel contesto di quella città consacrata per essere la più popolose e vivaci del mondo: sviluppato sulla base di un modulo ispirato all’icona paulista di Mirthes dos Santos Pinto e all’arte concreta di Helio Oiticica, ha l’obiettivo di coinvolgere direttamente la comunità nel processo di miglioramento delle proprie condizioni di vita, con un appello a una vera e propria crescita collettiva.
E la crescita, si sa, è una prerogativa quando si tratta di bambini e adolescenti, che possono apprendere velocemente il potenziale di uno strumento ideato per dare impulso all’interazione sociale e all’incontro, in uno scenario per nulla monotono.
Il primo prototipo di espaço, installato a seguito di una donazione negli spazi esterni della scuola del circuito CEU nella favela di Paraisópolis, sembra infatti un puzzle tridimensionale fucsia e arancione, componibile all’infinito: tra una pavimentazione in gomma morbida e moduli estrusi in plastica riciclata, gli studenti possono studiare, giocare, imparare come coltivare un piccolo orto, fare merenda, ascoltare lezioni all’aperto.
Alcuni moduli sono panche utilizzabili come sedute o piccoli banchi, altri contenitori per il terreno: funzioni che possono essere ulteriormente implementate, nel tempo e in base alle necessità, con l’introduzione di librerie e tavoli.
Nei suoi colori appariscenti e nella composizione ispirata a un legame formale con la storia di San Paolo, il progetto di Piuarch racchiude molte cose in una: è un campo ludico e di apprendimento, per la scuola e il doposcuola, un piccolo teatro all’aperto, un’area di sosta per i genitori in attesa dei propri figli. Un microcosmo, insomma, di episodi possibili, con uno slancio internazionale racchiuso in un’identità profondamente locale.
Piuarch
Fondato nel 1996 da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario, Piuarch è uno studio formato da quaranta tra architetti e ingegneri provenienti da ogni parte del mondo, guidati dai quattro partner e da sei associati. Si occupa di architettura, spaziando dal retail per la moda alla progettazione di edifici per uffici, sino allo sviluppo di complessi residenziali, piani urbanistici e interventi di recupero per la cultura.
Vincitore del premio “Architetto Italiano dell’anno 2013” e di due Medaglie d’oro per Menzione d’Onore alla Triennale di Milano, più volte esposto alla Biennale di Architettura di Venezia, è uno dei principali nomi della scena architettonica milanese, con numerosi progetti sviluppati per prestigiosi brand di moda (Dolce&Gabbana, Gucci, Givenchy) e realizzati a livello internazionale.