Sei manifesti, uno per ogni decennio del Salone del Mobile così Emiliano Ponzi, uno degli illustratori italiani più apprezzati a livello internazionale, firma l’immagine della campagna di comunicazione per la sessantesima edizione della rassegna milanese.
I manifesti da lui ideati sono permeati del suo stile essenziale, volto a creare delle atmosfere quasi metafisiche. Celebrano il passato e il presente del Salone, illustrano il suo ruolo di anticipatore delle tendenze dell’arredamento e mettono in risalto il suo inscindibile legame con la città che da sempre lo ospita, autentica capitale del design mondiale.
Dalla vena creativa di Ponzi nasce una narrazione a episodi pensata per mettere in luce i riti e i costumi che hanno contribuito a delineare l’identità dell’Italia e di Milano dal 1961 ai giorni nostri.
Nel primo manifesto è raffigurato un interno della Milano degli anni ‘60, il secondo ritrae la città operaia degli anni ’70; il terzo propone la Milano della moda e del design degli anni ’80; per gli anni ’90 l’illustratore si è lasciato ispirare dal Teatro alla Scala e dal suo rapporto con il Salone, mentre per il primo decennio del 2000 l’attenzione si concentra sui nuovi spazi di Fiera Milano a Rho, disegnati da Massimiliano Fuksas e casa del Salone dal 2006. L’ultimo manifesto è una riflessione sul presente e apre al futuro, focalizzandosi sul concetto di sostenibilità.
“Abbiamo affidato la creatività della comunicazione della 60esima edizione del Salone del Mobile.Milano alla maestria di un illustratore italiano di fama internazionale come Emiliano Ponzi perché convinti che il suo tratto progettuale e le suggestioni dei suoi lavori fossero le più adatte a celebrare l’anniversario della manifestazione” spiega Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. “Attraverso l’interpretazione che Emiliano fa dei 60 anni del Salone, abbiamo voluto superare i nostri canoni tradizionali e il nostro linguaggio istituzionale per raccontare non solo la storia dei successi della manifestazione ma anche l’evolversi di gusti, stili di vita e di una città come Milano che hanno fatto da cornice ma anche da propulsore del design in sé e della fiera. Il risultato è un carnet di illustrazioni ricche di sentimenti forti, emozioni suscitate dai ricordi e commozioni e fiducia per il futuro davanti a noi”.
“È stato un onore ma anche un onere per me rispondere alla chiamata del Salone” commenta Emiliano Ponzi. “Raccontare questa istituzione e il suo legame con Milano proprio ora, nel complicato momento storico che stiamo vivendo, ha significato per me raffigurare il design come strumento di riscatto per un intero settore e per un’intera società. Mi sono prefigurato un viaggio in cui mi sarei dovuto far interprete di uomini e donne che in sessant’anni hanno contribuito a far sì che Milano diventasse un’occasione di scambio culturale. È stato davvero coinvolgente ed emozionante”.
Realtà aumentata
I manifesti celebrativi del Salone si arricchiscono di un nuovo livello di interazione con il pubblico grazie all’uso della realtà aumentata. Inquadrando il QR code presente su ogni manifesto e scaricando l’apposita app, le illustrazioni si animano, uscendo da una dimensione statica e piatta per muoversi nella realtà. In ogni tavola, uno o più elementi prendono vita, destando stupore ed emozione nello spettatore.
La campagna è pianificata sulle pagine di quotidiani e periodici, in banner del mondo web, sui social network e nelle affissioni dell’out of home. Alla pubblicazione dei sei manifesti singoli ne seguirà una riepilogativa con la “narrazione” completa.