Un sondaggio tra consumatori ha evidenziato l’alto gradimento per i dehors, ritenuti ormai parte del quotidiano
Tre italiani su quattro apprezzano gli spazi all’esterno. È il risultato di un sondaggio condotto da SWG per Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti. Il dato dimostra quanto siano diventati abituali i posti all’aperto attrezzati per offrire una sosta confortevole. Sedie e tavolini disposti fuori da bar, pasticcerie, ristoranti o verande e pergole arredate e climatizzate attirano di più e rappresentano un’altra maniera di stare attorno a un tavolo, nonché di presidiare il territorio.
Il cambio di passo che ha portato all’aumento dei dehors e della preferenza dei consumatori è stato dato dalla pandemia. A causa delle restrizioni per limitare il contagio e per dare una mano al settore del fuori casa il governo aveva concesso l’occupazione temporanea del suolo pubblico gratuita. Nel 2021, secondo le stime Fiepet, le imprese hanno allestito nuovi spazi esterni per un totale complessivo di quasi 750mila metri quadri, pari a 180mila tavoli. Il Decreto Milleproroghe ha garantito l’esonero dall’autorizzazione paesaggistico e culturale per l’installazione dei plateatici fino al 31 dicembre 2023, attualmente è stato protratto di un altro anno dal Ddl Concorrenza.
procedure semplificate
hanno agevolato la crescita dei dehors
L’auspicio, espresso da più parti, è che il regime di semplificazione possa diventare una norma strutturale, visto che il 60 per cento degli italiani sarebbe propenso a utilizzare gli spazi all’aperto anche in inverno. I motivi che giustificano la predilezione verso i dehors sono tanti e diversi. Per la metà consiste nella possibilità di godere la bellezza dei luoghi e per il 43 per cento nel vantaggio di stare al fresco d’estate senza aria condizionata, seguiti dalla riduzione dei rischi di contagio e dalla comodità.
L’aumento dei posti all’aperto comporta, però, alcuni svantaggi che il sondaggioha individuato nell’occupazione eccessiva dei marciapiedi (52 per cento), nellaconfusione nelle strade (39 per cento) e nellaperdita di posti auto (25 per cento). Rumori emala movida costituiscono un altro problemache i comuni cercano di risolvere con provvedimentia livello locale, come la limitazione degli orari di apertura dei plateatici e il divieto di vendita di alcolici da asporto a partire da una certa ora.
DI PREFERENZA ALL’ESTERNO
Anche i contrari mostrano, però, di gradire i tavoli all’aperto.
Un cliente su due, quando si reca in un ristorante della propria città, chiede di sedere all’esterno “spesso” (34 per cento) o “sempre” (16 per cento), mentre solo il 9 per cento sostiene di non chiederlo mai. La preferenza cresce con la bella stagione. Durante l’ultima estate, nel tempo libero, oltre la metà degli italiani ha usufruito di tavoli all’aperto sempre o spesso.
Autore: Margherita Treves
Fonte: PuntoIT Gelato.Bar.Pasticceria n°120