È un viaggio nell’ignoto quello che la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale ci propone dal 15 luglio all’11 dicembre. Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries è il titolo scelto per questa edizione: un percorso espositivo alla scoperta di tutto quello che “non sappiamo di non sapere”. L’ignoto è inteso come dimensione da vivere e non in antitesi a ciò che non conosciamo: un elemento di stupore di fronte alla vastità di ciò che ci sfugge, dall’universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all’origine della nostra coscienza.
La mostra tematica, a cura di Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea, è il fulcro di questa edizione: un percorso espositivo che svela più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto. La mostra prevede quattro special commission che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi, al collettivo di architetti statunitensi SOM, e all’artista turco-americano Refik Anadol.
Il premio Prizker 2022 Francis Kéré ha realizzato quattro installazioni sulle immagini e le voci del continente africano che scandiscono il percorso di visita, dall’esterno all’interno di Triennale: The Future’s Present, una torre alta 12 metri collocata nel piazzale davanti a Triennale; l’installazione Yesterday’s Tomorrow, al centro della sezione delle partecipazioni internazionali; l’installazione Under a Coffee Tree, realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group e situata nel Caffè Triennale; il progetto Drawn Together, un muro che i visitatori sono invitati a co-creare.
Oltre alle opere commissionate, l’esposizione include una serie di installazioni site-specific, tra cui quelle realizzate da Andrea Galvani, Bosco Sodi, Protey Temen, Julijonas Urbonas, Marie Velardi e l’adattamento di un’opera di Tomás Saraceno. Sono presenti anche quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e dove abbandonarsi alle narrazioni di grandi personalità del mondo scientifico. Il neuroscienziato Antonio Damasio affronta il tema del sé e della coscienza, il fisico teorico Carlo Rovelli quello del tempo, il filosofo della biologia Telmo Pievani riflette sull’origine della vita, la fisica teorica Lisa Randall sui misteri dell’universo.