Quest’anno, al Salone Internazionale del Mobile ha esposto un nuovo brand, Clan Milano, nato dalla collaborazione tra il progettista più immaginifico del panorama internazionale e le mani dei maestri artigiani di una storica azienda del Made in Italy.
Un gruppo di persone affiatate, unite da affinità di gusto e comunanza d’interessi, un vero e proprio… clan, inteso nell’accezione più positiva del termine, di aggregazione di persone con competenze specifiche differenti ma unite da un unico obiettivo: dar vita al bello, lavorando insieme per reinterpretare lo stile classico in chiave contemporanea.
Da questa idea, da questo incontro nasce Clan Milano: da una parte l’esplosiva creatività progettuale di Alessandro La Spada, dall’altra l’abilità manuale degli artigiani di Isacco Agostoni, tra ebanisteria, intagli e intarsi. Anzi, meglio sarebbe utilizzare il termine “artieri”, prendendo a prestito il titolo di una mostra a cura di Enzo Biffi Gentili (“Il futuro nelle mani. Artieri domani”). Dove gli artieri non sono i soldati del genio rintracciabili a una veloce scorsa del dizionario italiano, ma coloro che, con le mani appunto, producono cose fatte ad arte, “insieme hand made e mind made”. Il forte e persistente legame con l’artigianato e le sue reminiscenze culturali è da sempre una delle più felici caratteristiche del mondo dell’arredamento italiano, argomento attualmente molto sentito per l’alto valore aggiunto che le lavorazioni manuali infondono in oggetti sempre unici e sempre diversi. Ma “l’artigianato di eccellenza” non è mestiere che s’inventa, ma che si tramanda di anno in anno, di decennio in decennio, addirittura di secolo in secolo, se la storia è quella dell’azienda della famiglia Agostoni, la cui fondazione risale addirittura al 1890.