Cento anni fa, Gabriele D’Annunzio ideava il nome Rinascente per ribattezzare i grandi magazzini Bocconi, acquistati nel 1917 dal Senatore Borletti. Iniziava così un nuovo, rivoluzionario capitolo della storia economica, culturale e artistica del nostro Paese.
Per celebrare l’evento, il Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e la Rinascente hanno promosso la mostra “LR100 Rinascente – Stories of innovation”, in programma fino al 24 settembre 2017 nelle sale dell’Appartamento del Principe di Palazzo Reale.
Attraverso una ricca raccolta di opere d’arte, grafica, oggetti di design, immagini e contributi inediti, è possibile scoprire come la Rinascente sia divenuta uno dei grandi magazzini europei al livello di Parigi e di Londra, anche grazie alla collaborazione con i maggiori designer e architetti milanesi, da Gio Ponti a Marcello Dudovich,
Sin dalle sue origini, la Rinascente si è caratterizzata come laboratorio dove sperimentare le novità che provenivano dal resto d’Europa. L’innovativo modello di vendita francese, con la merce esposta negli scaffali a prezzo fisso, non solo è stata la chiave di volta di un’economia moderna, ma ha prodotto decisivi cambiamenti nella vita quotidiana della nascente società dei consumi. Ha creato nuovi miti e archetipi nel gusto, ha rivoluzionato l’immagine femminile e maschile e ha stimolato la nascita dei sistemi produttivi legati alla moda e al design, pilastri fondanti del Made in Italy.
Il valore della storia
La mostra si articola lungo un percorso tematico dedicato agli ambiti in cui l’azienda ha dimostrato una notevole capacità progettuale e realizzativa: la storia della Rinascente dal 1865 ad oggi; Marcello Dudovich e la nascita della cartellonistica; cinema e video; cataloghi e house organ; la nuova comunicazione e la nuova grafica dagli anni Cinquanta in avanti; gli allestimenti e gli eventi; i nuovi consumi; il costume e la moda con la rivoluzione del prêt-à-porter; il centro design Rinascente; la nascita del Compasso d’oro
(1954-1964); lo scenario futuro
Grande spazio è dedicato agli artisti che hanno avuto un ruolo determinante nel creare il clima culturale dell’epoca e ai giovani collaboratori che, grazie al laboratorio formativo della Rinascente, sono divenuti protagonisti di nuovi fronti creativi, dalla moda al design, dalla grafica alla comunicazione, dalla gestione amministrativa alla produzione industriale. Le idee rivoluzionarie dei movimenti artistici più importanti, come quelle di Gropius, Le Corbusier, Kandinsky, sono stati il background per la nascita di dialoghi costruttivi con i grafici e i designer della Rinascente. Ciò spiega la presenza in mostra anche di opere di grande portata di artisti dell’epoca, quali Depero, Munari, Melotti, Fontana, Soldati, Ceroli, Rotella, Warhol, Pistoletto, Manzoni.